Segnali di disgelo attraverso l’abbigliamento: OVS apre a Mosca

La guerra infuria in Ucraina. E l’escalation continua, stando alle ultime dichiarazioni di Vladimir Putin, c’è poco da stare tranquilli: il presidente della Federazione russa ha minacciato l’utilizzo di nuove armi chimiche, in produzione. Una notizia interessante che potrebbe prestarsi ad una lettura positiva è invece il ritorno di OVS nel mercato russo.

L’annuncio è stato dato da Natalia Kermedchieva: “Aviapark, Evropeisky, Oceania e Salaris sono già stati aperti. Columbus e TsDM sono in arrivo; all’inizio il marchio ha sviluppato solo la categoria dei bambini, poi ha aggiunto quella degli uomini e delle donne”. “Scommetto che il marchio si svilupperà a un ritmo moderato, cioè aprirà prima 3-7 negozi a Mosca e a San Pietroburgo. Poi si valuterà l’aspetto economico”, ha aggiunto la responsabile dei nuovi marchi presso l’Unione dei centri commerciali (STC)

Il numero non trova conferma. Ma, secondo quanto riferiscono alcune fonti, il gruppo leader in Italia nel mercato dell’abbigliamento OVS avrebbe intenzione di aprire più di cinquanta negozi. Si stima un investimento di oltre 200 milioni di rubli. L’investimento fa il paio con quello preannunciato da Decathlon: l’azienda francese specializzata in articoli sportivi a accessori per lo sport prevede di aprire in Russia il prossimo quindici novembre con il nuovo nome AllDoSport. Un avvio con pochi prodotti inizialmente. Chi ha già ripreso la collaborazione con il Paese in guerra contro l’Occidente è il marchio americano Tommy Hilfiger, che ha aperto il suo primo negozio nel centro commerciale Aviapark di Mosca.

A partire dal febbraio 2022, quando è cominciata la guerra in Ucraina, alcune aziende avevano sospeso le attività o abbandonato il mercato russo. Le stesse hanno poi cambiato atteggiamento. Al punto che, il 19 settembre 2022, il ministro dell’industria e del commercio Denis Manturov aveva dichiarato che le aziende straniere sono ora interessante a continuare le operazioni, o a garantire le condizioni per il loro ritorno. Insomma, il linguaggio dei soldi, il business, legano più delle armi ancora inviate per la difesa di un popolo in forte sofferenza.