La guerra continua a insanguinare l’Ucraina. A tenere in ambasce l’Occidente, il mondo intero, a turbare il presente, e i sonni di chi non riesce a scorgere tempi sereni. E qual è la priorità di Vladimir Putin? Trovare la via più rapida per porre fine al conflitto che si protrae da nove mesi? Niente affatto. È aumentare l’aspettativa di vita media in Russia. Lo ha dichiarato lo stesso presidente della Federazione Russa. Che così motiva: “Guidando verso il club degli ultraottantenni, questo obiettivo rimane. Sicuramente ci muoveremo e andremo in questa direzione: lo faremo anche con l’aiuto di strumenti di intelligenza artificiale”. Putin parla dell’aspettativa e della qualità della vita come indicatore generalizzato del lavoro dello Stato in tutti i settori, dall’economia alla sfera sociale.
La posizione espressa alla conferenza “Viaggio nel mondo dell’intelligenza artificiale” si colloca sulla scia delle dichiarazioni del presidente del Consiglio di vigilanza dell’Istituto per la demografia, le migrazioni e lo sviluppo regionale Yuri Krupnov, il quale ha parlato del fenomeno dell’inverno demografico. Un problema che riguarda il mondo intero. A dispetto delle varie teorie, previsioni sul pericolo della sovrappopolazione – seconda una stima ufficiale delle Nazioni Unite la popolazione mondiale ha già raggiunto gli 8 miliardi di persone. Per Krupnov il problema principale ora è la “piaga dei bambini piccoli”. Il Fondo pensionistico russo (Pfr) prevede un numero che si aggira tra un milione 385.500 neonati nel 2023 e 1.399.200 nel 2024. Mentre il 2022 potrebbe chiudersi con 1,37 milioni di bambini. Non è un problema invece la longevità della popolazione. E qui Putin da prova di quanto sia contraddittoria la sua natura: noncurante delle vite giovani e giovanissime spezzate in Ucraina, effetto collaterale della “operazione speciale”, come la chiamano ancora i media russi, ha definito nell’aumento dell’aspettativa di vita (da portare a oltre 80 anni) la priorità della Federazione Russa.