Tag Archives: Claudia Lucia Lamanna

“La dea dell’arpa”, quella scintilla divina che è in Claudia Lamanna

La Puglia, l’Italia, il continente, pullulano di giovani o affermati talenti. Ma Claudia Lucia Lamanna è la più coinvolgente… Tanto che al sottoscritto ha ispirato “La dea dell’arpa”. Un volume voluto per omaggiare l’unicità del suo talento. Il mio libro accende i riflettori sull’arpa: dalle origini e dalla storia del più antico strumento a corde a noi noto, agli interpreti che hanno contributo allo sviluppo del repertorio arpistico, alla funzione o missione della musica colta – classica, il racconto è permeato dalla presenza dell’arpista più brava del mondo incoronata all’International Harp Contest in Israel 2022. Questo saggio intende avvicinare lo strumento al pubblico profano. Il tributo va a tutte le eccellenze. A quelle pugliesi, italiane o estere, che nel nome dell’Arte operano e sono legate, per promuovere la cultura del rispetto e la pace che passano attraverso l’ascolto individuale e partecipato. “La dea dell’arpa” è pubblicato da Passerino Editore e disponibile nelle librerie digitali.

La dea dell’arpa

Vincitrice del Primo Premio all’International Harp Contest in Israel 2021, Claudia Lucia Lamanna è la seconda italiana nella storia ad aggiudicarsi, dopo oltre vent’anni, la più antica e prestigiosa competizione per arpa al mondo. La sua “vibrante energia” (Harp Column), “maturità interpretativa” e “solida personalità” (La Voce di Mantova), unite al suo “virtuosismo naturale” (La Gazzetta del Mezzogiorno), la rendono una tra i più entusiasmanti solisti della nuova generazione. È inoltre vincitrice di oltre 30 competizioni internazionali. Si è esibita con numerose orchestre. Ha all’attivo due album – il primo rilasciato con l’etichetta discografica Linn Records, il secondo con Orchid Classics. Nel 2020 ha pubblicato la trascrizione per arpa delle Variaciones del Fandango español di Félix Máximo López, che rappresenta un’aggiunta totalmente nuova al repertorio arpistico. Il suo percorso di studi: dopo la Laurea di Secondo Livello con Lode e Menzione d’Onore presso il Conservatorio di Musica “Nino Rota” di Monopoli, si è ulteriormente perfezionata presso la Norwegian Academy of Music di Oslo, e alla Royal Academy of Music di Londra, infine ultimato la sua formazione presso l’Università Mozarteum di Salisburgo. La pugliese nativa di Noci è stata anche l’arpista dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano per il biennio 2017-2019. Classe 1998, destinata a una carriera longeva, La dea dell’arpa va ascoltata dal vivo in un recital.

Gli dèi non invecchiano: buon compleanno a Claudia Lamanna

Forse un giorno la deificazione della persona le darà noia. Non vorrà perpetuare il proprio mito, destinato a crescere. Ma non adesso… Claudia Lucia Lamanna è agli albori della sua carriera da concertista: salita sul tetto del mondo dopo la conquista dell’International Harp Contest si gode il successo che merita chi ha saputo fare della sua passione la propria professione. Mettendoci tanto impegno, coraggio e perseveranza. Riceve una valanga di complimenti ad ogni suo concerto: l’ammirazione è il sentimento dominante nel desiderio di omaggiarla sempre, per ricambiare la magia o la gioia, le emozioni che sa donare. Possiamo farlo oggi, 9 novembre, in occasione del suo genetliaco.

Il talento di Claudia Lamanna

Pare che l’arpista di Noci compia 27 anni. Ma l’età, intesa come invenzione degli uomini, non conta: gli dèi non invecchiano. Non conoscono il dolore né la sofferenza né la fatica o la malattia. Così, il destino dovrebbe riservare questo alla dea dell’arpa. Che è anche donna capace di preservare la propria umanità: modello virtuoso, non le serve la sensualità o l’avvenenza, abbonda in grazia: per fare presa sul pubblico, le basta il talento. L’arpa. Non è superba, Claudia Lamanna, e dall’incontro con ogni persona trae nutrimento. La sua musica riflette i molteplici e contraddittori stati d’animo. Strabilia, incanta: i capelli avvolti in un’aurea di luce, le mani piccole danzano sulle corde con leggerezza e restano incontaminate, non scalfite dagli automatismi di un’attività che logora, stanca. Gli occhi comunicano ambizione. Una componente essenziale per conservare il successo. Sono suoi compagni, Ginastera, Glière, Damase, tra i compositori che più la esaltano.

Una vita insieme al suo strumento

CL suona l’arpa da quando aveva 8 anni. A soli 15 si è diplomata; dopo la laurea di secondo livello con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore al Conservatorio Nino Rota di Monopoli si è perfezionata alla Norwegian Academy of Music di Oslo e alla Royal Academy of Music di Londra. Dopo aver vissuto all’estero è tornata in Puglia. Ha vinto numerosi concorsi: il più prestigioso, l’International Harp Contest, conquistato quest’anno in Israele, è stato il coronamento del suo sogno. Ha calcato i più grandi palcoscenici del mondo – da Londra a Bangkok, dal Teatro Duse di Bologna alla Merkin Concert Hall di New York. Ha fatto incetta di riconoscimenti prestigiosi. Tra gli ultimi, il “Premio Futuro” del Sulmona Official. Nelle scorse ore si è esibita a Los Angeles per il “Pacific Harps – Camac California Harp Festival”.

L’auspicio è che possa continuare ad essere fedele a se stessa. Perché solo preservando l’umanità si può essere annoverati tra i Grandi: quelle doti peculiari, ciò che rende fieramente umani noi mortali. Gli dèi, infatti, spalancano le porte del paradiso, e poi ti voltano le spalle… Non provano sentimenti di empatia, di pietà, non conoscono il perdono né la carità; il patire per una gioia che deve arrivare. E che possa essere vittima, Claudia Lamanna, di quella pericolosità gioiosa con la quale Nicola Piovani ha definito la Musica. La Bellezza è turbamento: ammalia e insieme inquieta, ciò per cui vivere.

Il mio grazie e i miei auguri a Claudia Lamanna!