Nel suo ultimo saggio, fresco di stampa, l’avvocato Lucarella accende i riflettori sulle ragioni e sulle conseguenze della riforma che ha portato alla riduzione del numero dei parlamentari. Nonché sul processo di indebolimento della democrazia in Italia
La materia è complessa. E affascina il lettore, nei giorni in cui si discute di presidenzialismo e premierato per le riforme istituzionali, della possibilità di mettere mano alla Costituzione non intoccabile, e di come farlo perché i benefici siano superiori ai rischi paventati. In “DemOligarchisc” (la Bussola, pp. 176, 18 euro) Angelo Lucarella riporta l’attenzione sulla già avvenuta riduzione del numero dei parlamentari. Ovvero sulle ragioni e sulle conseguenze della riforma che venne approvata dal Parlamento e dagli elettori. La scelta di Angelo Lucarella è giusta, scrive Luciano Violante nella prefazione. L’obiettivo è dimostrare che il taglio non è stata la conseguenza di una strategia riformatrice, bensì di una ideologia demolitrice, progressiva, nata col governo Renzi nel 2014. Più in generale si guarda al processo di indebolimento della nostra democrazia. Segnatamente alla concentrazione del potere politico nelle mani di una ristretta oligarchia parlamentare, per effetto combinato della riduzione del numero dei parlamentari e della legge elettorale. Al netto della denuncia, in forza della stessa, DemOligarchisc vuole essere un atto d’amore e di fiducia verso la politica, per la Carta costituzionale al centro dell’interesse dell’Autore di Martina Franca. Proprio alla Costituzione viene affidata la speranza di mantenere saldo il Paese nel periodo complicato che attraversiamo. Mentre il perdurare del clima di sfiducia o rabbia verso la politica, favorito da una informazione non adeguata, dalle paure in allegato, rappresenta l’antefatto di quanto analizzato in questo saggio. Un’opera che conferma l’acuta sensibilità di Angelo Lucarella per i problemi costituzionali. E pure la bravura, tanto che l’avvocato si è guadagnato l’attenzione del Presidente emerito della Camera dei Deputati, Luciano Violante. Il quale peraltro, in un recente articolo pubblicato su la Repubblica, ha evidenziato tutti i limiti del presidenzialismo, e la necessità di intervenire sulla Costituzione in modo da formare una “democrazia decidente”. DemOligarchisc offre spunti di riflessione attraverso un linguaggio immediato. La ricca bibliografia attesta la qualità del lavoro di ricerca effettuato.
Avvocato esperto di contenzioso tributario, docente presso l’Università di Napoli “Federico II”, Angelo Lucarella ha all’attivo diverse pubblicazioni: tra le ultime, Metamorfosi politica, intervento contenuto nel libro di Salvatore Di Bartolo e Draghi vademecum, pubblicati lo scorso anno. La vis polemica di chi scrive anche articoli per giornali è corroborata proprio dall’amore per la Costituzione della Repubblica italiana. Che non va tradita ma recuperata. Ovvero studiata, affinché i suoi valori possano ispirare una vera azione riformatrice orientata al progresso e al benessere generale.
(Pubblicato su L’Adriatico n. 194)