Ponte di Crimea, l’ammirazione dei francesi per il video di Putin

Il presidente russo è al volante di una Mercedes. Sta attraversando il ponte di Crimea, che è stato ricostruito dopo l’attentato subito, con un’autobomba, lo scorso otto ottobre (nell’incidente morirono 4 persone): si vede Vladimir Putin, affiancato dal vice primo ministro Marat Khusnullin, indicato dalla televisione pubblica russa. Le immagini, girate nella giornata di ieri 5 dicembre, hanno fatto il giro del mondo, del web; e i media russi enfatizzano l’ammirazione dei francesi per lo stesso video.

Il video avrebbe entusiasmato i lettori del quotidiano francese “Le Figaro”. I quali hanno richiamato l’attenzione sulla velocità con cui Mosca è riuscita a ripristinare le infrastrutture distrutte: il ponte di Kerch che collega la Crimea con il territorio della Federazione russa – aperto al traffico sul lato dove sono state ripristinate le due campate danneggiate dall’esplosione. Putin ha definito quell’incidente un attacco terroristico contro le infrastrutture civili critiche del Paese. Ha parlato di terrorismo internazionale, segnatamente.

La reazione: il ponte di Crimea già ricostruito

Tra i commenti c’è chi sottolinea il fallimento della controffensiva ucraina: “Il presidente ucraino Zelensky deve aver guardato tutto in tv e si è mangiato la camicia. La Russia è riuscita a ricostruire tutto in un periodo di tempo così breve”. Un altro utente ha persino ammirato l’intelligenza del presidente ucraino. Ovvero il fatto che la leadership ucraina e gli Stati Uniti “non sono riusciti a superare Putin”.

La tesi sostenuta della propaganda russa è che le sanzioni antirusse stanno danneggiando solo l’Occidente stesso: “La Russia sta ricostruendo un enorme ponte in poche settimane, e in Europa non riusciamo a pagare i conti. Chi sono allora i danneggiati dalle sanzioni?”. In forza di questa prova c’è chi sentenzia la sconfitta dell’Ucraina. Quindi della Nato e dell’Europa. Il caso dimostra che il malumore è un sentimento diffuso in Francia, e non solo: l’insofferenza degli europei preoccupati dalle ricadute negative della guerra in Ucraina. Gli interrogativi sull’efficacia delle sanzioni alla Russia.