Destinazione paradiso: dall’Italia agli Usa, viaggio con ritorno alla scoperta del Web3

Cosa ho imparato nei miei primi 100 giorni nel mondo cripto

di Giorgio SCURA

Il 15 aprile scorso lasciavo Fanpage, dove facevo il capo della cronaca. Il primo aprile, e non per scherzo, ho iniziato la mia avventura da giornalista nel mondo delle criptovalute, della blockchain, di Bitcoin e di tutto il resto appresso, che ho studiato voracemente negli ultimi 12 mesi, ma di cui ancora ci sono milioni di cose che non so e non capisco.

Se non sono passati 100 giorni, poco ci manca, ma per l’intensità e la velocità con cui li ho vissuti, potrebbero essere tranquillamente 1000. Il mercato era ancora abbastanza forte, Bitcoin viaggiava stabilmente sopra i 42mila dollari, e io prendevo un volo da Napoli, dove vivo, via Madrid, destinazione Bitcoin Conference, Miami.

No, non sono un giornalista economico, né uno speculatore, né un giocatore d’azzardo. se iniziate ora con noi questo viaggio, leggendo Decripto, vedendo i nostri video e le nostre interviste, capirete che “The Space”, come gli addetti ai lavori chiamano il Web3, è molto più di questo. Ma il termometro sì, quello è il prezzo di “sua maestà” Bitcoin.

Vi confesso che ci ho messo un po’ a capire cosa fosse la blockchain, la tecnologia che sta alla base di tutto questo fantastico mondo. E ovviamente ancora non mi sono chiari i passaggi più tecnici, anche se non sono sicuro né che ci riuscirei fino in fondo, né che sia davvero necessario. Noi siamo comuni mortali, che con sviluppatori e programmatori, e il loro linguaggio incomprensibile fatto di sigle e nomi strani, non riusciamo neanche a bere un caffè senza che ci venga l’emicrania.

Ma sono certo che molti di voi non conoscono il funzionamento di un motore a scoppio, eppure usano l’auto; non sanno che cos’è il protocollo Html, eppure usano Internet, non hanno nessuna idea di come funzioni la rete 5G eppure videochiamano amici e parenti.

Ecco, pensavo a questo, su quel volo Iberia che mi portava a vedere con i miei occhi un’industria che sta nascendo, nel luogo dove tutto il mondo Web3 si dà appuntamento una volta all’anno. In realtà una volta atterrato nella calda e carissima Miami, ho scoperto che le conference erano decine, gli eventi centinaia, le aziende migliaia e che quella città respira e vive di cripto, quando da noi in Italia il tutto è visto solo come una gigantesca truffa.

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