Da Luke Perry a Shannen Doherty: quando le star conobbero la malattia

Ottobre è il mese della prevenzione. Che andrebbe vissuta come un obbligo, più che raccomandazione: la salute passa dalla cura di sé, da controlli periodici, e da quotidiane azioni virtuose. A dare il buon esempio è Shannen Doherty. Donna 50enne che sta combattendo la sua battaglia personale contro il cancro al seno. Al pubblico televisivo l’attrice americana nata a Memphis è nota per aver interpretato il ruolo di Brenda Walsh in “Beverly Hills 90210” – poi anche quello di Prue Halliwell in Streghe. Il suo volto rimanda agli anni Novanta, alla generazione di chi poteva aver tutto campando di rendita, anteponendo la dimensione del sogno alla speranza. Di quella serie televisiva, che ha avuto tanto successo, SD era un’icona sensual, insieme a Luke Perry alias Dylan McKay. Entrambi hanno assaporato l’ebbrezza per poi conoscere il dramma. Luke Perry se n’è andato il 4 marzo 2019, per colpa di un ictus ischemico. Quattro anni prima, dopo essersi sottoposto a colonscopia, si era fatto testimonial della campagna di prevenzione del cancro al colon. Le preoccupazioni per il suo stato di salute generale (tardive forse) non lo hanno sottratto alla morte prematura. L’attore avrebbe compiuto 55 anni lo scorso undici ottobre. Ricorrenza che è stata sottolineata dalle star di Beverly Hills attraverso i social: dalla stessa Shannen Doherty con delle foto. Un doveroso omaggio, rivolto a tutte le comunità nel suo messaggio. Il miglior modo di tener viva la memoria è perseverare nella lotta. Quella dell’attrice contro il cancro ha avuto inizio nel 2015, ricorda lei stessa: guarita due anni dopo, nel 2019 una recidiva le ha stravolto di nuovo l’esistenza. Adesso si trova allo stadio metastatico. Su Instagram ha pubblicato un post e uno scatto fotografico: si è ritratta con la testa rasata e un fazzoletto sotto il naso, usato per fermare un’emorragia. Una foto choc che ha fatto il giro del mondo.

In un’altra, invece, dimostra ironia, saggezza. È riuscita infatti a ironizzare sul pigiama colorato con cui si era coperta il volto. “Trovare l’umorismo mi ha aiutata a superare ciò che sembrava impossibile”, ha scritto ammettendo di aver trovato il modo di risollevarsi. La chiave sta proprio nell’umorismo. Nella capacità di appigliarsi a tutto ciò che può alleggerire la sofferenza, quella stanchezza che pervade corpo e mente. La lezione di Shannen Doherty, che invita le donne a fare le mammografie superando ogni paura, è un inno alla vita da vivere fino in fondo, con responsabilità e con un pizzico di leggerezza. Lezione la cui credibilità passa dal percorso umano – artistico di quella stessa esistenza: la malattia, al pari del dramma comunitario da cui stiamo uscendo (Covid), è occasione per riflettere sulle priorità e sui valori che contano più della ricchezza. Ma anche no… Di quel mondo dorato rievocato dalla cinepresa, la prosperità, l’avvenenza, persino la nullafacenza diventano disvalori da riabilitare per affrontare il dolore e farcene beffa.