Claudia Lamanna, l’onnipresenza della Musica

Sarà per il vento di tramontana, che spirava forte, una manna dal cielo in una estate rovente, per lunghi tratti afosa; sarà che la Bellezza trova sempre il modo di raggiungere chi ha udito. Sta di fatto che la Musica di Claudia Lamanna si è sentita sino in riva allo Jonio… Dopo il trionfo alla “International Harp Contest” in Israele, che l’ha portata alla consacrazione, l’arpista più brava del mondo si è esibita a Noci, domenica scorsa. Una tappa motivata dalla passione, dal senso di appartenenza al proprio territorio, per la musicista impegnata in un tour di concerti in tutto il mondo. La Chiesa di Santa Maria della Natività ha accolto le sue note facendo da cassa di risonanza oltre il luogo fisico. Uno scambio libero, che è arricchimento gratuito e reciproco. Ogni creazione della giovane musicista, ogni sua movenza gesto parola vanno accolte con riconoscenza. Con la gratitudine che lei stessa dimostra dando attenzione ad ogni persona; e per l’occasione a quanti hanno reso possibile e preso parte all’evento, contribuendo al successo dell’iniziativa: ha ringraziato il pubblico caloroso e Piero Liuzzi per l’invito, Vincenza D’Onghia per l’accurato lavoro di presentazione, il sindaco Domenico Nisi, in rappresentanza di tutta la comunità nocese. Inoltre il team di “Chiostri e Inchiostri” per la puntale organizzazione. Il recital rientrava infatti nella rassegna letteraria e culturale promossa dal Parco letterario Formiche di Puglia, con il patrocinio del Consiglio regionale pugliese, in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Bari e con il comune di Noci. La concertista non ha tradito le attese nel virtuosismo delle sue performance. Il repertorio spaziava dall’Ottocento francese di Faure’ alla contemporanea frammentarietà di Al Ravin passando per Lopez, Britten, Satie e Godefroid. Un viaggio accompagnato dallo strumento delicato e potente assieme.

La Musica di Claudia Lamanna, che abbiamo avuto il privilegio di intervistare, proprio all’indomani del successo in Israele, rispecchia la molteplicità degli stati d’animo. Col fine della condivisione. E se è vero che la Bellezza richiede tutti gli organi di senso per essere compresa, il salto sta nel superamento di ciò che attiene alla dimensione terrena: anche il sordo o il cieco possono farsi raggiungere dall’arpista. Basterebbe fare memoria delle sue esibizioni e dell’elegante figura, del rapporto simbiotico che ha con lo strumento, delle performance musicali, artistiche; e pure sportive, potremmo aggiungere (suonare l’arpa comporta un certo impegno fisico). Basterebbe sapere che lei suona ancora. Che concorre, attraverso il suo lavoro, alla missione salvifica della musica. Così il tour di Claudia Lamanna continua. Dopo aver calcato il palco del Royal Welsh College of Music & Drama a Cardiff (Regno Unito) per il Congresso mondiale dell’arpa, è in Puglia, attesa anche dalla comunità ionica: suonerà a palazzo Marchesale di Laterza, unica tappa nella provincia di Taranto, il tredici agosto.

(Pubblicato su “L’Adriatico” nr 158)